Siglato, nella tarda serata di martedì 25 giugno, il nuovo Accordo collettivo nazionale (ACN) per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali interni, veterinari e altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi). La nuova ipotesi di ACN, firmata dalla Struttura interregionale sanitari convenzionati (SISAC) e dalle Organizzazioni Sindacali rappresentative a livello nazionale, riguarda oltre 18.000 tra specialisti, veterinari ed altri professionisti i quali hanno erogato un totale di circa 22 milioni di ore di assistenza e conclude il triennio 2016-2018 sia sul piano normativo che economico.
L'Accordo collettivo nazionale è un momento organizzativo e unificante del sistema sanitario nazionale, e rappresenta uno strumento di garanzia per i cittadini e gli operatori.

Le parti, facendo riferimento all'intesa già raggiunta con l'ACN 21 giugno 2018, hanno sottoscritto un testo negoziale che, a fronte delle risorse decorrenti dal 2018 e degli incrementi a regime dal 2019, promuove una manutenzione integrale delle disposizioni normative in vigore dell'ACN 17 dicembre 2015. Quest'ultimo, composto da 4 capi e 50 articoli, reca disposizioni sul contesto istituzionale e organizzativo, sulle relazioni e prerogative sindacali, comitati paritetici e rapporto convenzionale degli specialisti ambulatoriali interni, veterinari e altre professionalità sanitarie.
Tra le modifiche previste dall'Accordo segnaliamo: le nuove procedure per favorire l'accesso al settore, con l'ulteriore snellimento delle modalità di iscrizione in graduatoria e l'instaurazione di meccanismi di divulgazione delle disponibilità di incarico, i nuovi meccanismi di mobilità intraziendale, l'ampliamento delle coperture della L. 5 febbraio 1992, n. 104, l'integrazione delle attività specialistiche con le forme organizzative della medicina generale e della pediatria di libera scelta, e l'adeguamento degli elenchi delle specializzazioni riconosciute per l'accesso agli incarichi.
Nello specifico, per quanto riguarda i compiti e le funzioni dei medici veterinari, la bozza di accordo prevede, all'articolo 25, che:
•          il medico veterinario convenzionato assicuri le attività istituzionali e le sue funzioni secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di ispezione degli alimenti di origine animale, sanità animale e igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche nei settori degli animali produttori di alimenti e di affezione, selvatici o sinantropi e altre prestazioni professionali specialistiche richieste nell'ambito delle competenze delle aziende e istituti del SSR per cui opera;
•          la contrattazione regionale definisca i compiti inerenti lo svolgimento delle attività istituzionali, nell'ambito del modello organizzativo della medicina veterinaria definita dalla regione;
•          il medico veterinario svolga la propria attività facendo parte di un'aggregazione funzionale territoriale di specialisti ambulatoriali, di veterinari e di professionisti (AFT) e opera all'interno di una specifica unità complessa delle cure primarie (UCCP);
•          le funzioni e i compiti previsti dall'articolo costituiscano responsabilità individuali del medico veterinario.
Inoltre segnaliamo che l'ipotesi di Accordo prevede, all'articolo 45, l'indennità di disponibilità del rapporto convenzionale dei medici veterinari, per incentivare lo svolgimento del rapporto di lavoro nell'ambito del S.S.N. Questa viene corrisposta mensilmente a specialisti impiegati a tempo indeterminato con rapporto di lavoro di almeno 12 ore.
L'articolo 48 predispone che i medici veterinari che svolgono la loro attività ai sensi dell'accordo con incarico a tempo indeterminato, alla cessazione del rapporto convenzionale spetta, dopo un anno di servizio, incassino un premio di operosità nella misura di una mensilità per ogni anno di servizio prestato.
L'articolo 49 predispone il compenso orario dei medici veterinari a tempo indeterminato è pari a 39,96 euro per ogni ora di attività effettivamente espletata; all'articolo 50 il compenso orario dei veterinari incaricati a tempo indeterminato pari a 29,12 euro.
Infine si segnala che l'articolo 19 reca disposizioni sui requisiti, domande e graduatorie degli specialisti che vogliono svolgere la propria attività in strutture SSN e i punteggi attribuiti ai voti di laurea, ai fini delle graduatorie.
Le procedure di ratifica proseguiranno ora con la valutazione dell'ACN da parte del Comitato di Settore del comparto Regioni-Sanità, del Governo e della Corte dei Conti cui seguirà l'atto di Intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni che ne consentirà l'effettiva entrata in vigore.    

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI