La proposta di riforma del Governo rafforza gli Ordini e tutela gli iscritti. Nascono i Consigli di Disciplina. Definizione delle attività esclusive e di quelle incompatibili.
In una cornice di valorizzazione del ruolo "sociale ed economico" delle professioni regolamentate, intellettualmente indipendenti e autonome, la riforma degli Ordini professionali, rafforza la riserva esclusiva dell'esercizio professionale. Lo schema di Delega- approvato il 4 settembre da Palazzo Chigi- interviene, tra l'altro, sul sistema elettorale dei singoli Ordini, sulla loro funzione disciplinare e di vigilanza. Ma non solo. Dal punto di vista giuridico- in linea con l'Antitrust- si esplicita la natura degli Ordini quali "enti pubblici non economici aventi carattere associativo".
Sistema elettorale con quote di genere - Si rafforza il principio della rappresentatività di genere. I regolamenti nazionali elettorali dovranno garantire la parità di genere attraverso specifiche apposite misure, quali le quote di genere, la doppia preferenza di genere, o l’alternanza di generi nella composizione della lista, o altre misure idonee.
Il Governo prepara un nuovo riordino delle Professioni e degli Ordini della sanità. Su proposta del Ministro della Salute, il Governo chiede la delega al Parlamento per aggiornare l'ordinamento, valorizzare i professionisti e aumentare l'attrattività del SSN. Limiti alla responsabilità professionale. Attuazione entro il 2026. LA BOZZA
A sette anni dalla Riforma Lorenzin, il Governo punta a dare una maggiore coerenza "giuridica, logica e sistematica" alla normativa sulle professioni sanitarie, aggiornandola alle disposizioni unionali, nel rispetto del riparto di competenze legislative tra lo Stato e le Regioni. Il Disegno di legge delega - le cui bozze sono circolate ai primi di agosto- non è ancora stato approvato dal Consiglio dei Ministri nè trasmesso al Parlamento.
Nei casi di sostituzione previsti dalla normativa sui medicinali veterinari, non è più richiesta l’autorizzazione del medico veterinario. In corso di aggiornamento i gestionali informatici delle farmacie. Lo scrive il Direttore Generale della Sanità Animale, Giovanni Filippini, rispondendo a un quesito sollevato dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi).
Nelle scorse settimane, erano state segnalate numerose incertezze sulla procedura di sostituzione del medicinale veterinario in farmacia, stante le ricorrenti richieste di autorizzazione della sostituzione al medico veterinario. Una impasse riconducibile al mancato aggiornamento dei sistemi gestionali informatici delle farmacie.
Assenso del Medico Veterinario impostabile come regola di sistema- Il Ministero della Salute richiama una nota del 2024 a Federfarma, nella quale si prevedeva già per il farmacista "la possibilità di by-passare l’assenso del medico veterinario". Tale passaggio non è automatico né in Vetinfo né nei servizi offerti dall’IZSAM. Pertanto, il Ministero aveva fornito le indicazioni tecniche con le quali le software house possono "impostare la regola, che può quindi essere gestita in autonomia".
L'ordinanza del Ministro della salute 6 agosto 2013 è stata ulteriormente prorogata di dodici mesi, a decorrere dal 4 settembre 2025.
Lo stabilisce il nuovo provvedimento firmato il 10 luglio dal Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, "nelle more dell'emanazione di una disciplina normativa organica in materia". La proroga di un anno delle vigenti disposizioni - si legge nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale- dalla necessita' di adottare disposizioni cautelari volte alla tutela dell'incolumita' pubblica, a causa del verificarsi di frequenti episodi di aggressione da parte di cani e di incidenti, soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari.
Migliorare la capacità di gestione degli animali- La proroga ribadisce la necessita' di diffondere in maniera capillare su tutto il territorio nazionale la cultura del possesso responsabile degli animali mediante percorsi formativi su base volontaria (cosiddetti patentini) previsti dal decreto ministeriale 26 novembre 2009. Il sistema di prevenzione del rischio di aggressione da parte dei cani è basato "non solo sull'imposizione di divieti e obblighi per i proprietari e detentori di cani, ma anche sulla formazione degli stessi per migliorare la loro capacità di gestione degli animali".
Dal 1 gennaio 2026, operatori e proprietari di animali esotici e selvatici, da compagnia e non, saranno obbligati a frequentare un corso di formazione. Pubblicato il manuale operativo che dettaglia le modalità e i contenuti della formazione. La finalità è di far acquisire adeguate conoscenze normative, di corretta gestione e di controllo delle malattie.
Porta la firma del Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato il decreto 3 aprile 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 maggio. Il decreto definisce, sotto forma di manuale operativo, le modalita' di formazione degli "operatori" e dei "proprietari" o "detentori" di animali selvatici ed esotici. La formazione, obbligatoria, è a carico dei soggetti destinatari.
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