In occasione del Convegno nazionale "Le professioni sanitarie ed il sistema Ecm tra presente e futuro" organizzato a Roma lo scorso 23 novembre, Sergio Bovenga - Presidente del Consorzio CoGeAPS che gestisce i crediti formativi di tutte le 30 professioni sanitarie (oltre 1.000.000 di professionisti) – ha riassunto i dati. L'evento ha rappresentato un'occasione di confronto sul tema della formazione continua tra mondo ordinistico, Commissione Nazionale Formazione Continua, Ministero della Salute, provider e professionisti nonché per annunciare le nuove regole del triennio 2017-19 nonché quelle del dossier formativo che andrà a regime nel nuovo triennio.

Un cambiamento si ha anche sulle riduzioni - ha spiegato Bovenga - nel triennio 2014-2016 si poteva fruire di uno sconto di 45 crediti se si erano totalizzati nel triennio precedente tra 105 e 150 crediti, di 30 crediti con un bilancio tra 51 e 100 crediti, di 15 crediti (che equivale all'obbligo di raggiungere 135 crediti in questo triennio) se si erano totalizzati fra 30 e 50 crediti. Per il 2017-19 varranno solo due riduzioni: 30 crediti abbuonabili se nel triennio 2014-2016 si sono raggiunti tra 121 e 150 crediti e 15 crediti se si sono raggiunti da 81 a 120 crediti”. Si dà per inteso che i professionisti si formano di più e si eliminano i target minimi e massimi da conseguire ogni anno.
Bovenga ha inoltre sottolineato che, sulla scia delle determine appena licenziate dalla Commissione Ecm, sarà possibile autocertificare i crediti per autoformazione (entro il limite del 10% nel triennio) non solo ai liberi professionisti ma a tutti i professionisti. Di conseguenza, scende il livello di formazione accreditata da dover attestare; “fatto cento l'obbligo formativo sarà sufficiente al professionista presentare un 40% di crediti tratti da eventi organizzati da provider, mentre per il restante 60% potrà attingere da autoformazione, corsi all'estero, tutoraggi, pubblicazioni scientifiche ed altre opportunità”.
L'adesione al dossier formativo non sarà obbligatoria ma volontaria e sarà incentivata con un bonus di 30 crediti. Bovenga ha spiegato che “Il dossier nasce come possibilità data ai professionisti di programmarsi il percorso in base alle reali esigenze dettate dall'attività quotidiana. Tre le macro-aree sulla cui base il singolo deciderà di fissare i propri obiettivi formativi: tecnico-professionale, di processo e di sistema; un chirurgo, ad esempio, potrebbe avere più interesse ad approfondire in settori tecnico professionali, al contrario un medico che si occupa di organizzazione sanitaria avrà più interesse ad aggiornarsi in obiettivi di processo o di sistema. Per ogni area il professionista aderente indica una percentuale corrispondente al fabbisogno. Per ottenere il bonus occorre la compresenza di tre condizioni: che il dossier venga programmato, che le aree risultino coerenti con il profilo di attività e che almeno il 70% dei crediti a consuntivo sia ottenuto in coerenza con quanto indicato in relazione al proprio profilo a inizio triennio. Se le tre condizioni si realizzano si ha diritto a un bonus di 30 crediti di cui 10 scontati nel triennio 17-19 e 20 nel successivo”.
Bovenga ha quindi ricordato che per certificare il raggiungimento del debito formativo il professionista deve recarsi all'Ordine che accede al suo profilo e stampa la certificazione, accreditato dal sistema. A chi ha assolto in modo parziale all'obbligo formativo, l'Ordine rilascia un'attestazione con i corsi fatti.

(Fonte: www.doctor33.it)