Con una operazione unica nel panorama delle professioni sanitarie la FNOVI ha implementato un’area personale per ogni singolo iscritto il quale, in completa autonomia e tramite accesso riservato, potrà confezionare la descrizione del proprio ambito di attività, rendendo pubblici i propri recapiti professionali, i propri titoli, curricula, foto e tutte le altre informazioni ritenute utili, con la possibilità di collegare anche i dati eventualmente inseriti in www.struttureveterinarie.it. Uno strumento per dire chi si è e cosa si fa, per rendere disponibili e facilmente accessibili informazioni utili al pubblico.

L’iniziativa promossa dalla FNOVI che consente a tutti gli iscritti di accedere al portale della Federazione per creare il proprio “profilo professionale” non ha altri precedenti ed è certamente unica nel suo genere. Nelle scorse settimane tutti i medici veterinari italiani sono stati raggiunti da una PEC con la quale sono state loro comunicate le credenziali per l’accesso al portale della FNOVI dove potranno procedere alla creazione del proprio ‘profilo professionale’.

Oltre ai dati richiesti dalla legge, e legati alla funzione pubblicistica della tenuta dell’Albo Unico, i sanitari potranno aggiungere ulteriori elementi descrittivi del proprio status e rendere così conoscibili all’esterno le loro specifiche competenze - condividendo i tratti essenziali dei loro curriculum vitae - nonché il campo d’azione della propria attività: uno strumento con il quale i professionisti avranno la possibilità di dire al mondo chi sono, cosa fanno e dove lo fanno. I medici veterinari potranno dettagliare il proprio “profilo professionale” in un sistema integrato che renderà conoscibili anche le caratteristiche delle strutture veterinarie dove operano. 

La ratio dello strumento messo a disposizione dalla FNOVI differisce dalla mera creazione di un ‘profilo social’ perché offre uno strumento di tipo pubblicistico e non pubblicitario che si incardina nell’obbligo di dichiararsi “medico veterinario”.
L’iscrizione all’Albo è il presupposto indispensabile per offrire la garanzia all’utenza di relazionarsi con un professionista che sia tale in termini veridici e verificabili, provando così ad arginare la disinformazione che si registra in argomento.

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