È stato “eliminato ogni residuo dubbio: la ‘scissione dei pagamenti’ si applica anche agli Ordini professionali che, quali soggetti destinatari dell’istituto in commento, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo IVA, dovranno versare direttamente all’Erario l’imposta che sarà loro addebitata dai fornitori, pagando a questi ultimi il solo corrispettivo per la fornitura/prestazione”.

Questo è quanto si legge nella Circolare n. 3/2017 che il Presidente Penocchio ha diramato in argomento illustrando ai vertici degli organismi ordinistici le novità introdotte dal DM del 13 luglio 2017 di modifica dell’articolo 5-bis del Decreto 23 gennaio 2015 in materia di individuazione delle pubbliche amministrazioni soggette alla scissione dei pagamenti.
Eliminato il riferimento all’elenco delle PA inserite nel ‘conto economico consolidato’, pubblicato dall’Istat, la ‘scissione dei pagamenti’ si applica alle stesse amministrazioni con le quali vige l’obbligo della fatturazione elettronica.

La Circolare, oltre a veicolare un facsimile di lettera informativa da inviare ai fornitori di beni e servizi degli Ordini, fornisce inoltre utili informazioni a proposito del versamento dell'IVA da parte dell’Ordine che - al pari di quello che al momento accade per la ritenuta d’acconto - dovrà avvenire tramite modello F24.
Nella Circolare “si sottolinea che, al fine di permettere l'adeguamento dei sistemi informativi e contabili, le Pubbliche Amministrazioni interessate, e di conseguenza gli Ordini Provinciali, (per le operazioni per le quali l'Iva è divenuta esigibile tra il 1° luglio e il 31 ottobre 2017), accantonano le somme occorrenti per il successivo versamento di imposta, da effettuarsi in ogni caso entro il 16 novembre 2017”.

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