Una nota pervenuta firma del legale rappresentante di una associazione operante sul territorio calabrese ha offerto l’occasione alla Federazione per ribadire di  ritenere “inaccettabile la procedura dell’affidamento di incarichi pubblici relative all’esercizio di una attività medica o medico veterinaria secondo il criterio del ‘maggior ribasso’. Questa scelta non pone attenzione sulla straordinaria differenza che corre tra una prestazione intellettuale (nel caso in commento si tratta poi di attività medica) e l’erogazione di un qualsiasi servizio (per esempio di lavanderia o giardinaggio)”.

Il caso prospettato riguarda l’avviso pubblico emanato per la formazione di un elenco di professionisti per l’eventuale conferimento di incarichi attinenti all’area veterinaria (incarico esterno di Direttore Sanitario dell’Oasi Canina Sam Florio): la denuncia formulata stigmatizza la mancanza di criteri di valutazione legati ad una graduatoria di merito a seguito dell’analisi comparativa tra i curricula ma, soprattutto, alla luce della mera convenienza economica dell’offerta/preventivo.

Da qui la denuncia che il ribasso al di sotto di un certo standard mette a repentaglio la sanità animale.
Gaetano Penocchio nella sua risposta ha ricordato che la Federazione è intervenuta più volte denunciando le criticità legate alla prassi di acquisire prestazioni medico veterinarie a prezzi scontatissimi, nella convinzione che il fenomeno della corsa al ribasso degli onorari debba essere sradicato alla base, e auspicando la presenza sul territorio di professionisti con una sempre maggiore consapevolezza dell’importanza del loro ruolo e del loro agire.
Per la FNOVI non deve perdersi di vista che i servizi erogati dai professionisti sono prestazioni d’opera intellettuale che non possono essere sottoposte sic et simpliciter alle leggi del mercato e della concorrenza.