L'abolizione dello split payment per i professionisti parte dal 14 luglio. È questa infatti la data di entrata in vigore del decreto legge "Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese" che la contiene, pubblicato nella Gazzetta ufficiale di venerdì 13 luglio.
Lo split payment - va ricordato - è il meccanismo della scissione dei pagamenti per effetto del quale l'Iva addebitata in fattura ad una pubblica amministrazione non viene corrisposta al fornitore, ma è la stessa PA a versarla nelle casse dell'Erario. Ad estendere tale meccanismo anche ai professionisti - con effetto dal 1° luglio 2017 - era stata la cosiddetta "manovrina" dello scorso anno (Dl 50 del 2017), che aveva provveduto anche a moltiplicare le categorie di enti pubblici verso le quali dover applicare meccanismo della scissione dei pagamenti. Risultavano già esclusi dallo split payment i professionisti che applicavano il regime forfetario.

Lo stop vale per tutte le fatture con data successiva al 14 luglio.
In dettaglio da sabato, in termini pratici, è cambiato che:
– il professionista emette la fattura e sulla stessa non deve più indicare la dizione “scissione dei pagamenti”;
– la pubblica amministrazione che riceve la fattura, al momento del pagamento, deve trattenere la ritenuta mentre deve versare al professionista l’Iva relativa e, se ammesso, può portarla in detrazione;
– il professionista a fronte dell’emissione della fattura per la quale gli nasce un debito Iva, deve liquidare l’imposta e versarla all’erario.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI