In una nota diramata nei giorni scorsi in favore degli Ordini, Gaetano Penocchio ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulle frequenti le notizie di aggressioni, anche gravi, subite dagli operatori sanitari durante lo svolgimento del loro lavoro. La violenza sugli operatori sanitari è un fenomeno che sta registrando una crescita preoccupante, ma viene ancora notevolmente sottostimato e sottovalutato in quanto le vittime tendono a non denunciare gli episodi.

Per questa ragione la Federazione - da sempre attenta al fenomeno, attiva nel denunciarlo ed empatica nel sostenere le vittime delle aggressioni – ha dichiarato la propria intenzione di offrire la massima collaborazione possibile alla Direzione Generale delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del SSN del Ministero della Salute la quale ha richiesto di ricevere, con la consentita urgenza, ogni informazione nonché i dati sulle città nonché i presidi sanitari ove si sono verificati gli atti di violenza nei confronti di professionisti dell’area sanitaria.
Penocchio ha pertanto richiesto la collaborazione degli Ordini provinciali, presidi sul territorio, ai quali è stato richiesto di attivarsi per raccogliere i dati richiesti: un monitoraggio sugli episodi di violenza accaduti nonché un censimento dei luoghi dove si sono realizzati.
I dati così raccolti serviranno ad una efficace azione congiunta tra il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno e quella della Difesa, con la quale rimodulare un piano di utilizzo del personale militare, attualmente adibito all’operazione “Strade sicure”, anche per la sicurezza ed il controllo dei presidi sanitari.
Il sottosegretario alla Salute, Massimo Fugatti, in risposta ad un’interrogazione in commissione Affari sociali sulle iniziative per garantire l'incolumità del personale sanitario ha affermato che “il Ministro della Salute ha già inviato alla Presidenza del Consiglio, per il consueto esame preliminare, uno schema di disegno di legge governativo che intende affrontare in modo sistematico i vari aspetti del fenomeno”.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI