E’ stata pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio u.s. il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali recante “Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura”.

L’iter del provvedimento è stato costantemente seguito dalla FNOVI, dal Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati (riuniti in FONDAGRI) che si sono ripetutamente confrontati con le spinte avverse provenienti sia dalle Regioni che dall’Amministrazione Centrale dello Stato, oltreché dalle principali organizzazioni sindacali agricole, tutte volte a ridurre o rendere insignificante la circostanza dell’iscrizione negli Albi professionali. 

In questa lunga fase di confronto, che è durata oltre un anno, non si sono registrati particolari interventi delle categorie professionali del settore non facenti parte di FONDAGRI.
Il testo pubblicato è certamente di contenuto peggiore dei testi in precedenza definiti, ciò non di meno il principale problema che aveva caratterizzato la precedente “Consulenza aziendale” (Misura 114 del PSR 2007-2013) risulta adesso risolto favorevolmente: infatti l’art. 4 riconosce “di diritto” a tutti gli iscritti in Albi professionali l’automatico possesso di adeguata qualificazione professionale ai fini dell’attività consulenziale (chi non è iscritto in un Albo dovrà invece dimostrare l’adeguatezza della propria formazione oltreché assicurarne il mantenimento).
Si ricorda che per ottenere l’automatica valorizzazione dei liberi professionisti iscritti in Albi sia la FNOVI che il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati che quando ancora faceva parte della Fondazione- il CONAF, promossero ricorsi ai TAR di oltre dieci Regioni; è stato precisamente in ragione delle favorevoli sentenze in tal modo ottenute che adesso il DM 3 febbraio 2016 recepisce in automatico il principio di validità precettiva dell’iscrizione in un Albo professionale.
Si evidenzia infine che l’inserimento di soggetti (anche) non iscritti in Albi è il prezzo che si è dovuto pagare allo strapotere delle organizzazioni sindacali.

Fonte:
Ufficio stampa FNOVI

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