Si riportano di seguito le misure adottate dal Consiglio di Amministrazione dell’Enpav, riunitosi il 26 marzo u.s.:

SOSPENSIONE PAGAMENTI CONTRIBUTI
Congelate fino al mese di settembre 2020 tutte le scadenze dei pagamenti relative ai contributi e a tutte le rateazioni in corso per riscatti, ricongiunzioni e contribuzioni pregresse.

SOSPENSIONE RATE PRESTITI 
Sospeso fino a settembre anche il pagamento delle rate dei prestiti già erogati dall’Ente.

SUSSIDI STRAORDINARI PER COVID-19
Previsti sussidi economici straordinari a favore dei colleghi, con un importo differenziato a seconda della gravità dell’evento:
• 4000 Euro per chi è stato ricoverato in ospedale in terapia intensiva
• 2000 Euro per chi è stato ricoverato in ospedale, ma non in terapia intensiva
• 1000 Euro per i liberi professionisti a cui siano stati prescritti da Asl, Atp o ordinanza, l’isolamento domiciliare obbligatorio o la quarantena.
Dal 30 marzo sarà disponibile la modulistica per richiedere il sussidio.

FINANZIAMENTI AGEVOLATI
E’ stato inoltre deciso di concedere finanziamenti agevolati a favore dei colleghi che hanno subito una diminuzione del fatturato a causa del Covid-19. Sarà data la precedenza a coloro che si trovano nelle zone maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria.
Si tratta di prestiti, che saranno erogati entro la disponibilità di un fondo straordinario, fino ad un importo massimo di 10.000 Euro ad un tasso agevolato dello 0,75% e pagamento della prima rata posticipato di 24 mesi.
Potranno accedere a questi finanziamenti coloro che hanno subito una riduzione del fatturato del 30% nei primi tre mesi dell’anno corrente, rispetto all’ultimo trimestre del 2019.

Entro il mese di aprile saranno disponibili la modulistica e le modalità operative per richiedere il finanziamento.

“Continuiamo a lavorare come Consiglio - ha dichiarato il Presidente Mancuso - per rendere la situazione quanto più sostenibile per tutti i Medici Veterinari e si prosegue, inoltre, con le altre Casse dell’AdEPP a lavorare per ottenere flessibilità dal Governo circa l’uso dei nostri fondi per estendere anche ai professionisti iscritti agli Albi il contributo di 600 Euro che il Decreto Cura Italia ha al momento riconosciuto solo ai lavoratori autonomi. Stiamo dialogando col Governo, affinché venga riconosciuta a tutte le Casse dei Professionisti l'autonomia di svolgere ulteriori interventi a favore dei colleghi, utilizzando una parte del rendimento proveniente dai nostri investimenti”.