Ucraina non indenne da rabbia. L'ingresso in Lombardia di pets al seguito di rifugiati ucraini dovrà essere "prontamente comunicato".
La Direzione Veterinaria della Regione Lombardia attenziona alla Consulta regionale per il randagismo, ai Servizi e agli Ordini dei Veterinari il rischio sanitario legato all'ingresso di animali da compagnia in arrivo dall'Ucraina. "L’ingresso in Regione Lombardia - scrive il Dirigente Marco Farioli- di animali quali cani, gatti, furetti deve essere prontamente comunicato ai Dipartimenti Veterinari competenti territorialmente per i conseguenti provvedimenti quali identificazione/lettura del microchip, iscrizione in anagrafe animali d’affezione, vaccinazione antirabbica, isolamento sotto sorveglianza ufficiale".
Gestione fiduciaria dei pets in parallelo all'accoglienza dei proprietari. Esclusa la compartecipazione alla spesa. Intervento pro bono dei liberi professionisti.
Porta la firma di Emanuela Balocchini, Responsabile del Settore Prevenzione Collettiva della Regione Toscana, la nota diramata ai Servizi Veterinari sulla regolarizzazione dei pets al seguito di proprietari dall'Ucraina. Le indicazioni operative attuano le deroghe d'ingresso consentite dal Ministero della Salute ai rifugiati ucraini, con successiva regolarizzazione dei loro pets in territorio nazionale.
Interrogata da sei europarlamentari italiani la Commissaria Kyriakides rinvia ale misure in atto. Non raccolta la richiesta di finanziamenti agli allevamenti bradi.
Stella Kyriakides, Commissaria europeo per la salute e la sicurezza alimentare, risponde per conto della Commissione UE riguardo alle misure di contenimento e agli sforzi economici che l'Europa sta compiendo o ha intenzione di intraprendere per implementare i piani di contenimento dei cinghiali e della fauna selvatica.
Dalle audizioni agli emendamenti. In Senato si parla di rafforzare il ruolo del Commissario, aumentare le risorse e di intervenire rapidamente con le recinzioni. Poco personale, interventi nei selvatici di tipo volontaristico. "Incalcolabili" i danni alla suinicoltura nazionale e perciò da proteggere, anche quella con metodo biologico. Pubbliche le memorie scritte delle audizioni.
Fra le opzioni degli Stati Membri per contenere l'uso di antibiotici negli animali non è ammessa una somministrazione inferiore a quanto indicato nel foglietto illustrativo (FI).
La Commissaria Europea alla Salute Stella Kyriakides ha risposto alla parlamentare danese Christel Schaldemose in merito alla possibilità di somministrare negli animali una quantità di antibiotici inferiore rispetto a quanto indicato nel foglietto illustrativo del medicinale veterinario, specie se l'esperienza veterinaria differisce e le indicazioni riportate appaiono superate dalla pratica.
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