Nei giorni scorsi abbiamo letto su giornali di rilevanza nazionale che il vaiolo della scimmia (monkeypox) possa essere trasmesso all’uomo anche dai cani. Questa notizia ha fatto clamore e sollevato preoccupazione e allarmismi inutili.  

Si tratta ovviamente di un errore giornalistico o di documentazione delle fonti giornalistiche, probabilmente legato all’incursione di monkeypox del 2003 negli Stati Uniti.

Il virus arrivò in Texas con una spedizione di animali importati dal Ghana, nell'aprile 2003. La spedizione conteneva circa 800 piccoli mammiferi di ben nove diverse specie. Tra questi vi erano scoiattoli, ratti, topi, istrici e ghiri. I test di laboratorio del CDC identificarono il monkeypox in due ratti giganti africani, nove ghiri e tre scoiattoli. Dopo l'importazione negli Stati Uniti, alcuni degli animali infetti furono tenuti assieme a cani della prateria, presso le strutture di un venditore di animali dell'Illinois. Questi cani della prateria furono poi venduti come animali domestici prima che sviluppassero segni di infezione. Tutte le persone infette dal monkeypox nel focolaio del 2003 si ammalarono dopo aver avuto contatti con cani della prateria infetti, sia per contatto diretto che indiretto, mediante pulizia delle gabbie/cucce degli animali infetti. In seguito il cane della prateria è stato studiato a fondo come modello animale per questo virus.

Fonte Fnovi 

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vaiolo scimmie

Con Decreto del Sottosegretario Sen. Prof. Pierpaolo Sileri del 5 maggio 2022 Daniela Mulas, Vicepresidente FNOVI, è stata nominata quale componente del Tavolo tecnico relativo alla valorizzazione professionale delle donne in sanità. 

Istituito su iniziativa del Sottosegretario Sileri, iI Tavolo è composto da professioniste e professionisti le cui competenze eterogenee e complementari permetteranno di approfondire le tematiche relative alla valorizzazione professionale delle donne in sanità con particolare riferimento ai settori della ricerca e della formazione.

Fonte Fnovi

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Nomina Sileri 3

L'evoluzione della situazione epidemiologica in Veneto e Lombardia ha reso necessario un nuovo dispositivo dirigenziale recante ulteriori misure di controllo e sorveglianza per prevenire l’introduzione e contenere la diffusione dell’influenza aviaria. 

La revisione dell’estensione delle zone A e B di cui all’Accordo Stato Regioni rep. 125 del 25 luglio 2019  viene posticipata al 31 luglio 2022.
In considerazione della situazione epidemiologica e della necessità di limitare gli accessi negli allevamenti avicoli, i Servizi veterinari territorialmente competenti potranno avvalersi del supporto dei Veterinari delle filiere i quali, nei casi ritenuti opportuni, potranno operare sotto la loro supervisione per l’effettuazione dei prelievi e dei controlli previsti dal presente provvedimento. Sarà compito del Servizio veterinario territorialmente competente, in accordo con i laboratori, individuare procedure di campionamento atte a ridurre al minimo l’ingresso dei veterinari e persone estranee negli allevamenti.

Fonte FNOVI

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Angelo Ferrari in qualità di Commissario Straordinario per la peste suina africana nominato con DPCM del 25/02/2022l'Ordinanza  ha firmato la sua prima Ordinanza adottata in data 25 marzo 2022.

L'Ordinanza prevede Misure di controllo nella zona infetta o zona soggetta a restrizione II,  Misure di controllo nei Comuni della zona soggetta a restrizione I, Misure di controllo sull’intero territorio nazionale e l' Attuazione e verifica delle misure e possibilità di delega. 
Le disposizioni non si applicano alla regione Sardegna e  sostituiscono quelle di cui al dispositivo DGSAF prot.n. 1195 del 18/01/2022 e sono aggiornate in funzione dell’evolversi della situazione epidemiologiche che ne ha reso necessaria l’adozione.

Fonte Fnovi 

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Sulla piattaforma ProfConServizi sono aperte da oggi le iscrizioni al nuovo ciclo di 5 incontri dedicato alle “Strutture veterinarie a norma”.

Per il Medico Veterinario impegnato nella cura degli animali da compagnia la cultura organizzativa è un’esigenza imprescindibile perché l’evoluzione e la complessità del lavoro richiede una formazione specifica e un costante aggiornamento, anche sugli adempimenti e requisiti delle strutture e sulle competenze di chi ci opera.

Fonte Fnovi 

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