Il ministero della Salute fornisce chiarimenti in risposta ad alcuni articoli comparsi in questi giorni sugli organi di stampa e sui social media riguardanti la nuova ricetta veterinaria elettronica. In diversi casi sono state fornite informazioni inesatte e fuorvianti per gli utenti e i consumatori sul funzionamento del nuovo sistema informatizzato, introdotto dalla legge n. 167 del 2017 e definito, nelle sue modalità applicative, dal decreto del ministro della Salute dell’8 febbraio 2019.

Il nuovo sistema di ricetta elettronica (REV) non introduce né nuovi obblighi né adempimenti aggiuntivi, rispetto a quelli già previsti dalla normativa vigente, a carico dei veterinari e degli utenti finali, anzi determinerà una riduzione di obblighi e un notevole risparmio di mezzi impiegati da parte dei fruitori del sistema, grazie alla possibilità di avvalersi di un sistema che permetterà un recupero veloce di informazioni e dei dati raccolti nei sistemi informativi ministeriali.
La ricetta veterinaria resta obbligatoria negli stessi casi in cui lo era prima dell’entrata in vigore della prescrizione elettronica.
Quindi non vi è alcun motivo per cui con il formato elettronico il numero delle prescrizioni debba aumentare.
Un punto particolarmente trattato in alcuni articoli riguarda la possibilità che la REV porti un aumento del costo delle spese veterinarie per i possessori di animali. In realtà la ricetta veterinaria elettronica non è in alcun modo correlata all’emissione della fattura elettronica, come è stato scritto da più parti. Pertanto il medico veterinario che prima non si faceva pagare per la semplice emissione di una ricetta cartacea, senza una prestazione clinica, dovrebbe ugualmente non farsi pagare. Il nuovo sistema, infatti, non va a modificare in alcun modo la gestione fiscale e professionale della prestazione di “prescrizione” da parte del medico veterinario rispetto all’utilizzo della ricetta cartacea. 
Il sistema consente, anche, al veterinario di indicare sulla ricetta se si tratta di una prescrizione di farmaci necessaria al prosieguo di terapia, alla cura di una malattia cronica o all’adozione di una nuova terapia.
Inoltre, secondo la sentenza della Corte di Cassazione n. 21972 del 28.10.2015, i giudici della Suprema Corte, nel riconoscere le ragioni del contribuente (che non aveva fatturato talune prestazioni in quanto rese gratuitamente), hanno affermato come in presenza della corretta tenuta della contabilità da parte del contribuente (congrua e coerente) sia giustificabile la gratuità dell’opera svolta, purché tali prestazioni siano in un rapporto di minoranza rispetto al totale di quelle rese e che siano caratterizzate dalla semplicità delle stesse. 
Riguardo poi un altro “disservizio” segnalato, ovvero la “lunghezza” dei tempi necessari alla prescrizione elettronica, secondo cui sarebbero necessari addirittura fino a 15 minuti per emettere una ricetta, si precisa che il Centro Servizi Nazionale c/o l’IZSAM che gestisce il sistema informatico ha effettuato le verifiche del caso e ha confermato che su un numero di 500.000 ricette emesse dal 1° gennaio 2019, il tempo medio necessario per una prescrizione tramite postazione fissa è stato pari a 3 minuti e tramite APP è risultato essere più veloce, pari a circa 2 minuti.

Infine, per agevolare l’implementazione del sistema REV, il ministero ha predisposto due note informative, trasmesse alle regioni, alle province autonome e alle associazioni di categoria, e pubblicate sul sito istituzionale e ha collaborato alla realizzazione di uno specifico corso FAD con le Federazioni nazionali dei veterinari e dei farmacisti, accessibile dal sito  oltre che da quelli delle due Federazioni.

Fonte: 
Ufficio stampa Ministero della Salute

L’Assemblea Nazionale dei Delegati Enpav, riunitasi a Cagliari lo scorso 30 aprile, ha approvato all’unanimità il Bilancio di Esercizio del 2018.
In un comunicato diramato dall’Ente di previdenza si legge che “Il patrimonio complessivo si attesta a € 750,2 milioni, in crescita dell’8,2% rispetto a quello del 2018. La gestione contributi evidenzia una crescita netta pari al 5,46% (+ € 5.418.295), a fronte dell’incremento del 5,08% registrato sul fronte delle prestazioni. Stabile sia il rapporto tra iscritti e pensionati, superiore a 4 iscritti per pensionato, sia l’indica di copertura della spesa previdenziale che pari a 2,7. L’esercizio 2018 si chiude con un utile di € 45.186.059”.

L’approvazione del Bilancio è stata preceduta dalla relazione del Presidente, Gianni Mancuso, il quale ha introdotto il suo intervento facendo un focus sull’evoluzione della professione veterinaria "sempre più spesso esercitata in  strutture veterinarie complesse, che assumono la forma giuridica di società, anche di capitali".
Il Direttore Generale, Giovanna Lamarca, con una relazione sulla riorganizzazione che ha interessato la struttura dell’Ente negli ultimi anni e Marcello Ferruggia, Dirigente dei Sistemi Informativi, che ha parlato degli interventi realizzati in tema di cyber security e di adeguamento alla nuova normativa europea sulla privacy, hanno concluso la carrellata degli interventi.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

Il Ministero della Salute ha inviato oggi una nuova nota di chiarimenti sulla ricetta elettronica veterinaria informando di essere intervenuto per potenziare il servizio di assistenza del CSN dell'IZSAM e  invitando i medici veterinari ad una attenta consultazione del manuale dove sono riportate anche le modalità di utilizzo della prescrizione cartacea nei casi previsti al punto 6.16.

La nota ricorda anche i recapiti per l'assistenza
Centro Servizi Nazionale c/o l’IZSAM (dal lunedì al venerdì 8:00-20:00 /sabato 8:00-14:00 ) tramite i seguenti contatti:
Numero verde 800 08 22 80 (0861 332500 da telefono mobile)
Casella di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
È inoltre attiva la casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.per richieste di informazioni e chiarimenti in merito agli aspetti puramente normativi e attuativi del sistema di tracciabilità dei medicinali veterinari e dei mangimi medicati.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

Al fine di evadere alcuni quesiti inerenti la possibilità di sostituzione del medicinale veterinario prescritto mediante la ricetta veterinaria elettronica, la Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari ha diramato una nota esplicativa.
Nel riportare il dettato dell’art. 78 del decreto legislativo 193/06 (Modalità per la dispensazione dei medicinali veterinari in caso di terapia d'urgenza) la nota ricorda che sono identificate due diverse fattispecie nell’ambito delle quali il farmacista può valutare l’opportunità di sostituzione del solo medicinale veterinario.

In pratica, il primo comma permette al farmacista di valutare la possibilità di effettuare la sostituzione dei medicinali veterinari prescritti con medicinali veterinari generici, solo per ragioni di convenienza economica. In tal caso non è necessario che il veterinario autorizzi la sostituzione.
Il secondo comma invece, prevede un tipo di sostituzione che deve essere autorizzata dal medico veterinario e regolarizzata dallo stesso, attraverso le modalità previste dal sistema di cui fa parte la ricetta elettronica, entro 5 giorni lavorativi.
La nota riporta, a titolo di esempio, altre possibili situazioni e le relative modalità di gestione.
L’ufficio del Dicastero invita infine a considerare le eventuali carenze sul mercato, distinguendo i casi in cui il medicinale:
1. non sia presente sul mercato del territorio nazionale;
2. non sia presente in un determinato momento in farmacia.
Viene infine ricordato che i farmacisti, qualora richiesti di medicinali di cui non siano provvisti, sono tenuti a procurarli nel più breve tempo possibile, purché il richiedente anticipi l'ammontare delle spese.
Nel fornire alcune delucidazioni, pur se non esaustive, la nota rimandando la questione anche al confronto tra il medico veterinario prescrittore e il farmacista.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

È scattato lo scorso 16 aprile l’obbligo della ricetta elettronica veterinaria (REV) introdotta dalla legge 20 novembre 2017, n. 167 (Legge europea 2017) Art.3. Nel sostituire la forma cartacea sull’intero territorio nazionale, la REV non è la semplice trasposizione della ricetta cartacea in un «PDF», ma una modifica sostanziale del precedente modello organizzativo e operativo di gestione dei medicinali veterinari, attraverso la completa digitalizzazione della gestione della prescrizione e movimentazione dei medicinali veterinari.

La Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, ha realizzato il sistema informatizzato per la ricetta veterinaria elettronica, già sperimentato in diverse Regioni.
Il nuovo sistema non introduce nuovi obblighi o regole aggiuntive rispetto alle norme legislative attuali ma, dove possibile, riduce gli obblighi recuperando le informazioni da dati già disponibili nei sistemi informativi ministeriali.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ha realizzato un filmato per illustrare il funzionamento della Ricetta Veterinaria Elettronica.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI