Forse non tutti sanno che da questo triennio tutti i professionisti sanitari possono richiedere crediti ECM per autoformazione. I crediti, infatti, possono essere ottenuti non solo attraverso corsi di formazione, ma anche attraverso la lettura di riviste o articoli scientifici e libri (o capitoli di libri). Il riconoscimento del valore formativo degli studi che vengono portati avanti in autonomia è proprio quello che si intende per autoformazione.
Secondo il nuovo regolamento, per il triennio 2017/2019 possono essere richiesti fino al 20% dell’obbligo formativo triennale (il doppio rispetto al triennio precedente). Dunque considerando l’obbligo di 150 crediti, possono essere richiesti per autoformazione fino a 30 crediti ECM. Essi però andranno calcolati in base all’impegno orario autocertificato dal professionista.

Il professionista può ottenere il riconoscimento di queste attività facendo domanda al proprio Ordine o collegandosi al sito Cogeaps. Qui presenterà un'autocertificazione firmata per ottenere crediti che vengono attribuiti su un criterio temporale, 1 ora di impegno corrisponde a 1 credito ECM.
Per caricare i crediti su cogeaps.it, ci si può registrare o ci si rivolge all'operatore dell'Ordine.
Nel primo caso, avuto accesso alla schermata delle partecipazioni ECM, si seleziona il pulsante "crediti individuali" e quindi le singole di tipologie di formazione individuale che possono dar luogo al riconoscimento di crediti ECM. Occorre selezionare il campo "inserisci crediti autoformazione". Nella schermata successiva si sceglie se aggiungere i crediti a quelli di autoformazione 2011-16 o al triennio successivo inserendo data inizio e data fine dell'attività di autoformazione, obiettivo formativo, ore impegnate, tipo di autoformazione (materiali durevoli/letture scientifiche), descrizione del materiale (titolo/autore/editore del testo studiato), professione e disciplina del professionista. Tutto entra in un'autocertificazione, generata dal sistema, che il Professionista può scaricare nella schermata successiva. Una volta spedita, la richiesta è completa e potrà essere analizzata e, se corretta, validata.
L'attribuzione dei crediti ECM avviene da parte dell'Ordine o del Cogeaps, gli stati possibili delle richieste sono: ATT = in attesa di completamento, PROF = Inserito da professionista, RIF = Rifiutata, OK = Accettata.
Il Cogeaps comunicherà l'eventuale esito negativo della procedura al professionista e fornirà indicazioni su come procedere al corretto inserimento. Se tutto va bene, il sistema calcola in automatico il limite raggiunto del 20% dell'obbligo formativo (anche sui crediti 2011-16 se l'autoformazione è stata utilizzata per il triennio precedente). In caso di malfunzionamento o blocco del sistema di self provisioning, il professionista può inviare via mail la documentazione e il Cogeaps può inserire manualmente l'attività di autoformazione. L'operatore compilerà i campi, secondo quanto autocertificato dal richiedente, allegando la documentazione ricevuta.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

Il Ministero della Salute - con una nota a cura della DGSAF - ha informato della pubblicazione online della nuova app dedicata a chi si occupa di movimentazione di animali e che potrà essere utilizzata per l’invio del Modello 4. Applicazione realizzata dall’istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise.
Con ‘Modello 4’ si intende il documento dichiarazione di provenienza che accompagna gli animali durante il trasporto. Riporta dati su capi, destinazione, trattamenti farmacologici del bestiame, veterinario e trasportatore e deve essere compilato per Asl di partenza e arrivo, azienda di arrivo e azienda di ispezione.

L’app permetterà di redigere il modello per le specie bovina e bufalina, ovina, caprina, suina ed equidi. Per le altre specie è previsto un prossimo aggiornamento. È disponibile per Android e iOS.
È stato rilasciato un video tutorial sul portale vetinfo, affiancato dal Manuale App Documento Accompagnamento Informatizzato (Modello 4) disponibile nell’area riservata degli applicativi.

(Fonte: www.salute.gov.it)

Iso-Vet 1000 mg/g vapore per inalazione, liquido disponibile dal prossimo 25 giugno
Nel persistere dell’emergenza reperibilità isoflurano, segnalata con preoccupazione dall’intera categoria dei medici veterinari che si trovava nella impossibilità di eseguire anestesie in sicurezza e nel rispetto della normativa vigente, la Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute – raggiunta da numerose richieste di intervento – ha informato che entro il 25 giugno prossimo il medicinale veterinario Iso-Vet 1000 mg/g vapore per inalazione, liquido – A.I.C. 104331 della ditta Piramal Critical Care Limited (contenente il principio attivo isoflurano) sarà nuovamente disponibile sul territorio nazionale, incluse le isole.

Altre ditte titolari delle A.I.C. degli altri medicinali veterinari con lo stesso principio attivo non hanno invece indicato quando ci potrà essere la disponibilità del prodotto.
La nota si conclude evidenziando che “in mancanza di specifici medicinali veterinari è possibile applicare quanto indicato all’art. 10/11 del D. Lgs. n. 193/2016”.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

In occasione dell’incontro dello scorso 9 maggio la FNOVI aveva prospettato ai professionisti convenuti di avviare una sperimentazione alla quale partecipare attivamente per conoscere e, se possibile, migliorare il sistema introdotto dalla Direzione della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute.

Coerentemente con le attività finora espressa, la FNOVI ha invitato i professionisti che hanno manifestato la loro disponibilità a far parte del ristretto gruppo di sperimentatori ad una riunione organizzativa programmata per il prossimo 4 luglio alla quale sarà presente, oltre al Presidente Gaetano Penocchio, anche il Dr. Loris Giovanni Alborali che contribuirà a fornire tutte le indicazioni operative che risulteranno necessarie.

Tutti i medici veterinari coinvolti figurano nell’Elenco Pubblico Nazionale dei Veterinari Aziendali istituito ai sensi dell’art. 3, comma 3, del Decreto del Ministero della Salute 7 dicembre 2017, gestito da FNOVI e si sono registrati a Classyfarm seguendo le indicazioni presenti sul sito www.classyfarm.it ed illustrate nel Manuale Operativo “Sistema di reti di epidemiosorveglianza ed i compiti, le responsabilità ed i requisiti professionali del Veterinario Aziendale” pubblicato dal Ministero della Salute lo scorso 17 gennaio.

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI

Ampliare l'accesso a ulteriori classi di concorso per i possessori del titolo di laurea in medicina veterinaria al fine di valorizzarne il percorso di formazione ad ampio spettro: questa la richiesta rivolta al Ministro dell'Istruzione Marco Bussetti con l'interrogazione a risposta orale (3-00901) depositata a Palazzo Madama dal Partito democratico, primo firmatario la Senatrice e medico veterinario Caterina Biti.
Su questa problematica la FNOVI è da tempo impegnata e, per sostenere la propria richiesta di ampliamento delle classi di concorso all’insegnamento accessibili ai medici veterinari, ha redatto un ‘Position Paper’.

L'interrogazione proposta ricorda che con Decreto del Presidente della Repubblica n. 19/2016 - che reca disposizioni per la razionalizzazione e accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento - è previsto per i laureati in medicina veterinaria la possibilità di accedere alla sola classe di concorso "zootecnica e scienza della produzione animale" (codice A-52).
La senatrice Biti ha evidenziato che il medico veterinario, durante il suo percorso universitario, acquisisce ampie conoscenze che spaziano dalla biologia animale e vegetale alla chimica e biochimica, dalla zootecnia all'alimentazione animale. Per queste ragioni l'esponente del Partito democratico ha commentato di non comprende perché ai medici veterinari sia concesso insegnare solo in tre precise categorie di istituti - tecnici agrari, tecnico industriali e professionali per l'agricoltura -, mentre per i possessori di altri titoli di laurea (scienze agrarie tropicali e subtropicali, scienze della produzione animale, scienze e tecnologie agrarie, scienze forestali e ambientali, agricoltura tropicale e subtropicale, scienze agrarie e scienze forestali) è consentito un ventaglio più ampio di possibilità, potendo accedere a ulteriori classi di concorso quali microbiologia, biologia, scienze alimentari, sicurezza alimentare e biotecnologie (codice A-51).
Si ricorda che in argomento si sono registrate nella scorsa legislatura due interrogazioni: una alla Camera, a cura del Vicepresidente della Commissione Affari sociali, On.le Marco Rondini, ed una al Senato, su iniziativa del Senatore Gian Marco CENTINAIO, Presidente del gruppo LN-Aut nonché Membro della 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali).

Fonte: 
Ufficio stampa FNOVI