Sesta edizione del premio annuale istituito dalla FNOVI denominato “Il peso delle cose”.

I candidati al premio dovranno essere medici veterinari italiani (regolarmente iscritti ad un Ordine professionale - o che lo siano stati fino al pensionamento) che si siano particolarmente distinti per il loro impegno, all’interno e all’esterno della professione, rendendo benefici, oltre che a se stessi, alla collettività professionale o alla società in senso lato. Non un premio alla carriera, ma un premio a comportamenti che possano risultare esempi positivi da imitare.
Alla luce del Regolamento adottato, le candidature dovranno pervenire presso gli Uffici FNOVI entro il prossimo 15 ottobre (termine quest’anno ritardato rispetto a quello indicato nel Regolamento).

Nella prima edizione il premio è stato attribuito ai colleghi Giorgio Mellis e Sandro Lorrai con la loro coraggiosa relazione sulla ”Sindrome di Quirra”, successivamente il premio è stato assegnato alla collega Silvia Dotti, ricercatrice in un settore di avanguardia scientifica: lo sviluppo di metodi alternativi all’impiego di animali nella sperimentazione. Con l’assegnazione della terza edizione del premio al collega Giuseppe Di Giulio la FNOVI ha premiato la creatività e il concreto impegno di un medico veterinario italiano, ma anche l'opportunità per aprire gli occhi sulla realtà di un paese come la Tanzania. Il premio “Il Peso delle Cose" dell’edizione 2015 è stato attributo ad Eva Rigonat per il suo contributo, attraverso lo sviluppo di numerose iniziative volte alla promozione dell'integrità della professione, allo sviluppo di un'etica della professione.
La FNOVI lo scorso anno ha assegnato il Premio “Il peso delle cose” alla Professione del medico veterinario e lo ha fatto premiando quei medici veterinari che, interessati loro malgrado nel filone d’inchiesta conclusosi con una sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste”, hanno affrontato lo ’sguardo mediatico’ - ‘il peso delle cose’ appunto - con coraggio e dignità, continuando a lavorare, lottare e confidare nella giustizia, senza arrendersi e senza perdere la fiducia nella Professione.
Il Premio “Il peso delle cose” sarà conferito in occasione del Consiglio Nazionale FNOVI di Dicembre 2017.

Facendo seguito alle precedenti comunicazioni diramate in argomento che informavano che dal 2 settembre la compilazione del modello 4 dovrà essere effettuata esclusivamente in modalità informatica, con una nuova nota la DGSAF ha dettagliato le regole per la validazione automatica del Modello 4 elettronico.

Grazie alle nuove regole operative risulta ampliate la possibilità, per il proprietario/detentore degli animali, di compilare autonomamente il Modello 4 senza dover attendere la conferma/validazione del Servizio Veterinario. Ne consegue un notevole alleggerimento dei tempi e delle procedure. Sulla base dei riscontri degli operatori e delle autorità locali, le regole potranno essere riviste e modificate.

Nella nota si legge che la specifica situazione dell'anagrafe equina "non consente ancora un efficace allineamento tra le informazioni contenute nella BDE e quelle della BDN in cui dovrà essere compilato il modello 4 informatizzato". Ciò potrebbe causare - spiega la nota ministeriale, l'eventualità che in BDN un dato animale non sia presente nel registro dell'allevamento da cui parte la movimentazione che si vuole gestire con il Modello 4. In questo caso, "bisognerà caricare l'animale importandolo dalla BDE (tramite la funzione Registrazione capi in BDN dalla Banca dati Equidi BDE) oppure provvedendo a registrare direttamente in BDN l'animale tramite la funzione Registrazione nati in stalla, scambiati con UE, importati Paesi Terzi, acquistati)".
La nota ministeriale richiama anche l'attenzione sull'eventualità che nelle Regioni e Provincie Autonome dotate di propria BDR non siano state attivate tutte le funzionalità di cooperazione applicativa tra BDR e BDN, magari limitatamente ad alcune specie o alcune tipologie di movimentazione. In questo caso, scrive il Ministero "è evidente che l'operatore fintanto che la Regione o Provincia autonoma non avrà completato i necessari adeguamenti della propria BDR dovrà ricorrere alla compilazione manuale del Modello 4 utilizzando il fac simile allegato al Decreto 28 giugno 2016".
Nella nota si leggi inoltre che il ruolo 'Trasportatore' in BDN sarà attivato dal 2 di settembre e consentirà agli operatori del trasporto di poter inserire nell'apposita funzione D del Modello 4 le informazioni di competenza. "Prerequisito indispensabile - ribadisce la nota ministeriale - è l'essere registrati nell'Anagrafe dei trasportatori attivata nel SINVSA e l'essere in possesso della Carta Nazionale dei Servizi (CNS)".

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato il 2 agosto il decreto che istituisce e regolamenta l’elenco delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, che avranno il compito di elaborare le linee guida cui gli esercenti le professioni sanitarie si devono attenere nell'esecuzione delle prestazioni sanitarie. Il decreto attua uno dei punti più significativi della legge n. 24 del 2017 sulla sicurezza delle cure e sulla responsabilità professionale sanitaria e stabilisce i requisiti che le società scientifiche e le associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie devono possedere ai fini dell’iscrizione nell’elenco. 

Il decreto, che ha recepito le osservazioni delle federazioni degli Ordini - articolo 30giorni in argomento - 
è in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Gli interessati potranno presentare l’istanza di iscrizione entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale. Il modulo per l’istanza di iscrizione e le Informazioni sulla procedura saranno disponibili sul portale istituzionale del Ministero della salute successivamente alla pubblicazione in Gazzetta del decreto .

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A due anni e mezzo dalla sua nascita, il DDL Concorrenza è legge. Il provvedimento che interessa assicurazioni, mercato dell'energia, liberi professionisti, Poste, banche ma anche albergatori e farmacie, ha infatti incassato la fiducia chiesta dal governo nell'Aula del Senato (dove il testo è arrivato in quarta lettura), con 146 sì, 113 no e nessun astenuto. Il disco verde è avvenuto sul testo tornato con modifiche dalla Camera, è dunque definitivo.
Le ultime novità approvate riguardano vari capitoli. Per le professioni regolamentate è previsto, in tema di compenso per le prestazioni professionali, che alcune informazioni siano rese dai professionisti in forma scritta (anche eventualmente in forma digitale).

È stato introdotto l’obbligo per i professionisti iscritti a Ordini e collegi di indicare e comunicare i titoli posseduti e le eventuali specializzazioni, al fine di assicurare la trasparenza delle informazioni nei confronti dell'utenza.
È stato affrontato l’esercizio dell'attività odontoiatrica. Si prevede innanzitutto che esercizio dell’attività odontoiatrica è consentito esclusivamente a soggetti in possesso dei titoli abilitanti che prestano la propria attività come liberi professionisti. L’esercizio dell’attività odontoiatrica è inoltre consentito alle società operanti nel settore odontoiatrico le cui strutture siano dotate di un direttore sanitario iscritto all’albo degli odontoiatri e all’interno delle quali le prestazioni sono erogate dai soggetti in possesso dei titoli abilitanti. Il direttore sanitario responsabile per i servizi odontoiatrici svolge la sua funzione esclusivamente in una sola struttura. Il mancato rispetto di questi obblighi comporta la sospensione delle attività della struttura.
Sono stati soppressi i requisiti soggettivi per la partecipazione alle società che gestiscono farmacie; la disciplina attuale limita la possibilità di partecipazione alle persone fisiche, iscritte all'albo dei farmacisti e che abbiano conseguito, in un concorso per assegnazione di sedi farmaceutiche, una titolarità o l'idoneità o che abbiano effettuato almeno due anni di pratica professionale. Poi si introduce il principio di incompatibilità della partecipazione alle società con l’esercizio della professione medica, conferma il vincolo di incompatibilità già vigente con qualsiasi altra attività svolta nel settore della produzione e informazione scientifica del farmaco e sopprime il riferimento alle attività di intermediazione del farmaco, le quali sembrerebbero diventare, di conseguenza, compatibili.
È stato fissato il tetto per l'ingresso delle società di capitali indicato in non più del 20% delle farmacie esistenti nel territorio di una regione. In proposito è bene rilevare, come ha già fatto il Servizio Studi del Senato, che la norma pone il divieto di controllo, diretto o indiretto, da parte di un medesimo soggetto, di una quota superiore al 20 per cento delle farmacie della medesima regione o provincia autonoma.
È previsto  che l'Autorità garante della concorrenza e del mercato assicuri il rispetto del divieto, attraverso l'esercizio dei poteri di indagine, di istruttoria e di diffida.
Il ddl concorrenza, emanato dal governo Renzi, è all'esame del Parlamento da ottobre del 2015: è stato esaminato e approvato prima dalla Camera, poi esaminato e approvato dal Senato, dunque nuovamente trasmesso alla Camera che lo ha ulteriormente modificato. Il testo approvato in via definitiva il 2 agosto dall'Assemblea di palazzo Madama è atteso sulla Gazzetta ufficiale per l'entrata in vigore. 

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La FNOVI ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, On.le Paolo Gentiloni, lamentando che l’eccessivo costo dei farmaci veterinari suscita da sempre proteste e indignazione, ma non trova riscontro. La determinazione dei prezzi è lasciata al mercato, senza alcun intervento della politica. La conseguenza è che i farmaci veterinari salva vita costano anche 10 volte più di quelli per uso umano, pur essendo di fatto uguali. E per molti proprietari di animali diventa difficoltoso o impossibile acquistarli.
Al Capo di Governo la Federazione ha chiesto “di attivare una linea di azione e di ascolto delle sollecitazioni che giungono dalla professione veterinaria, nonché da tutti gli altri soggetti che sono portavoce dei proprietari, che non possono soccombere di fronte ad una decisione univoca di una azienda di produzione e distribuzione dei farmaci ad uso veterinario”.
È questa la risposta alla comunicazione diramata lo scorso 31 luglio 2017 dalla Dechra Srl che ha informato della ritornata disponibilità, a partire da martedì 1 Agosto 2017, del farmaco veterinario SOLIPHEN 60 mg (fenobarbitale).

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