Le Direzioni ministeriali della Sanità Animale e della Sicurezza alimentare hanno diffuso una circolare che spiega come applicare le nuove norme europee sulle proteine animali destinate all'alimentazione di animali da allevamento. La circolare in commento, che fa seguito a quella del 5 maggio u.s. (nota 11399), informa delle modifiche apportate agli allegati I e IV del Regolamento (CE) 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio e degli allegati X, XIV e XV del Regolamento (UE) 142/2011 della Commissione per quanto riguarda le disposizioni in materia di proteine animali destinate all’alimentazione di animali d’allevamento.

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È stato “eliminato ogni residuo dubbio: la ‘scissione dei pagamenti’ si applica anche agli Ordini professionali che, quali soggetti destinatari dell’istituto in commento, anche se non rivestono la qualità di soggetto passivo IVA, dovranno versare direttamente all’Erario l’imposta che sarà loro addebitata dai fornitori, pagando a questi ultimi il solo corrispettivo per la fornitura/prestazione”.

Questo è quanto si legge nella Circolare n. 3/2017 che il Presidente Penocchio ha diramato in argomento illustrando ai vertici degli organismi ordinistici le novità introdotte dal DM del 13 luglio 2017 di modifica dell’articolo 5-bis del Decreto 23 gennaio 2015 in materia di individuazione delle pubbliche amministrazioni soggette alla scissione dei pagamenti.
Eliminato il riferimento all’elenco delle PA inserite nel ‘conto economico consolidato’, pubblicato dall’Istat, la ‘scissione dei pagamenti’ si applica alle stesse amministrazioni con le quali vige l’obbligo della fatturazione elettronica.

La Circolare, oltre a veicolare un facsimile di lettera informativa da inviare ai fornitori di beni e servizi degli Ordini, fornisce inoltre utili informazioni a proposito del versamento dell'IVA da parte dell’Ordine che - al pari di quello che al momento accade per la ritenuta d’acconto - dovrà avvenire tramite modello F24.
Nella Circolare “si sottolinea che, al fine di permettere l'adeguamento dei sistemi informativi e contabili, le Pubbliche Amministrazioni interessate, e di conseguenza gli Ordini Provinciali, (per le operazioni per le quali l'Iva è divenuta esigibile tra il 1° luglio e il 31 ottobre 2017), accantonano le somme occorrenti per il successivo versamento di imposta, da effettuarsi in ogni caso entro il 16 novembre 2017”.

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Sono circa 300 le adesioni dei Medici Veterinari al programma di sterilizzazioni "Stop randagismo" siglato il 27 giugno a Milano da FNOVI, Leidaa ed Anmvi. FNOVI sta aggiornando l’elenco che consentirà di proseguire nelle attività previste dal protocollo. Come indicato nella comunicazione inviata agli Ordini I Medici Veterinari liberi professionisti titolari di strutture devono garantire, tramite un’autodichiarazione, di essere in possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e strumentali richiesti e di effettuare gli interventi chirurgici secondo le Buone Pratiche Veterinarie con protocolli scientificamente condivisi.

Stamattina la Fnovi ha inviato alla segreteria della Le.I.D.A.A un primo elenco con i dati dei medici veterinari che hanno manifestato la loro disponibilità ad aderire al protocollo di intesa firmato da Fnovi, Le.I.D.A.A. ed ANMVI . Al 15 luglio – data indicata come termine per l’invio - sono circa 300 le manifestazioni ricevute da Fnovi che sta aggiornando l’elenco che consentirà di proseguire nelle attività previste dal protocollo.

Come indicato nella comunicazione inviata agli Ordini I Medici Veterinari liberi professionisti titolari di strutture devono garantire, tramite un’autodichiarazione, di essere in possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e strumentali richiesti e di effettuare gli interventi chirurgici secondo le Buone Pratiche Veterinarie con protocolli scientificamente condivisi. L’onorario indicativo dovrà fare riferimento al valore medio di liquidazione, per anestesia e intervento chirurgico, previsto dal Decreto del Ministero della salute n. 165 del 19 luglio 2016, Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate

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Nuovi avvisi di pagamento del canone RAI stanno arrivando ai titolari di strutture sanitarie per la detenzione, fuori dall’ambito familiare, di uno o più “apparecchi atti o adattabile - quindi muniti di sintonizzatore - alla ricezione delle trasmissioni televisive”. La FNOVI charisce che la questione ruota tutto intorno alla risposta alla domanda su cosa si intende per apparecchio televisivo e se il computer può essere definito un apparecchio televisivo e richiama i contenuti di una nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 aprile 2016. Semplificando al massimo si può affermare che 1) se si usa un Tuner TV (e dunque si utilizza l’antenna, classica o parabolica che sia) allora bisogna pagare il Canone Rai, 2) se si guarda la televisione utilizzando semplicemente internet, allora si può chiedere l’esonero, sottraendosi così al ricevimento dei continui solleciti diramati in argomento.

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Con una operazione unica nel panorama delle professioni sanitarie la FNOVI ha implementato un’area personale per ogni singolo iscritto il quale, in completa autonomia e tramite accesso riservato, potrà confezionare la descrizione del proprio ambito di attività, rendendo pubblici i propri recapiti professionali, i propri titoli, curricula, foto e tutte le altre informazioni ritenute utili, con la possibilità di collegare anche i dati eventualmente inseriti in www.struttureveterinarie.it. Uno strumento per dire chi si è e cosa si fa, per rendere disponibili e facilmente accessibili informazioni utili al pubblico.

L’iniziativa promossa dalla FNOVI che consente a tutti gli iscritti di accedere al portale della Federazione per creare il proprio “profilo professionale” non ha altri precedenti ed è certamente unica nel suo genere. Nelle scorse settimane tutti i medici veterinari italiani sono stati raggiunti da una PEC con la quale sono state loro comunicate le credenziali per l’accesso al portale della FNOVI dove potranno procedere alla creazione del proprio ‘profilo professionale’.

Oltre ai dati richiesti dalla legge, e legati alla funzione pubblicistica della tenuta dell’Albo Unico, i sanitari potranno aggiungere ulteriori elementi descrittivi del proprio status e rendere così conoscibili all’esterno le loro specifiche competenze - condividendo i tratti essenziali dei loro curriculum vitae - nonché il campo d’azione della propria attività: uno strumento con il quale i professionisti avranno la possibilità di dire al mondo chi sono, cosa fanno e dove lo fanno. I medici veterinari potranno dettagliare il proprio “profilo professionale” in un sistema integrato che renderà conoscibili anche le caratteristiche delle strutture veterinarie dove operano. 

La ratio dello strumento messo a disposizione dalla FNOVI differisce dalla mera creazione di un ‘profilo social’ perché offre uno strumento di tipo pubblicistico e non pubblicitario che si incardina nell’obbligo di dichiararsi “medico veterinario”.
L’iscrizione all’Albo è il presupposto indispensabile per offrire la garanzia all’utenza di relazionarsi con un professionista che sia tale in termini veridici e verificabili, provando così ad arginare la disinformazione che si registra in argomento.

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