Il provvedimento del 16 ottobre 2020 dell'Agenzia delle entrate sulla tracciabilità delle spese sanitarie e veterinarie ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata a decorrere dall’anno d’imposta 2020 ricorda che ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata , a decorrere dall’anno d’imposta 2020, i dati delle spese sanitarie veterinarie forniti all’Agenzia delle entrate dal Sistema Tessera Sanitaria, sono esclusivamente quelli con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento come carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari ovvero mediante altri sistemi di pagamento  - come previsto dall’art.23 del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241 e successive modificazioni.

​ Nel testo del provvedimento sono dettagliati tutti i riferimenti normativi

Fonte: 
Agenzia delle Entrate

Con la  prestigiosa introduzione del Ministro Roberto Speranza si apre la  nuova edizione del materiale didattico realizzato da Fnovi in collaborazione con il Ministero della Salute per i percorsi volontari per proprietari di cani "patentino".
"L’educazione al rispetto e al possesso responsabile è un importante requisito per una pacifica integrazione degli animali da compagnia nella nostra società.
I percorsi di formazione volontari per proprietari di cani rappresentano un’efficace opportunità per la promozione di questo approccio."

Lo scrive il Ministro nella sua introduzione e le sue parole fanno da rinforzo positivo a quelle della presentazione:
Un cane sereno e sicuro non è una casualità o una fortuna: è il risultato di amore, attenzioni e conoscenza dei linguaggi interspecifici. Anche le pagine che seguono sono il frutto degli stessi fondamenti: autori e editor, tutti medici veterinari, hanno riversato e condensato tantissime informazioni, consigli e spiegazioni. L’auspicio è che siano lette, apprezzate e condivise.

Fnovi ringrazia gli autori Carlotta Bernasconi, Raffaella Bestonso, Raimondo Colangeli, Barbara Gallicchio, Manuela Michelazzi, Lorella Notari e Clara Palestrini per aver realizzato uno strumento di grande efficacia e aver messo a disposizione di tutti le loro conoscenze.

Dopo l’invio come numero monografico di 30giorni, il materiale sarà a breve disponibile nell’Area dossier e pubblicazioni di fnovi.it e la sua pubblicazione sarà comunicata sui media FNOVI.

Viene segnalato a FNOVI che Medici Veterinari collaboratori di circuiti produttivi si stiano presentando in allevamento, informando i proprietari di aver ricevuto mandato di effettuare controlli in tema di benessere animale da parte di chi ritira o commercializza animali o prodotti. Propongono all’allevatore di firmare un documento che consentirà loro come “veterinario incaricato” l’accesso al sistema Classyfarm per compilare l’Area relativa al benessere animale.
Questo per lo stupore e l’irritazione del medico “veterinario aziendale”.

I motivi sono così riassumibili:
- la carenza di medici “veterinari aziendali” e la crescente richiesta di qualificazione degli allevamenti in tema di benessere animale che ha spinto il Ministero della salute a prevedere l’ingresso in Classyfarm di “veterinari incaricati”;
- la circostanza che il medico “veterinario aziendale” non ha provveduto a entrare nel sistema ed a formalizzare il suo ruolo in allevamento; è di tutta evidenza che ove l’avesse fatto non sarebbe stato possibile l’accesso di altri medici veterinari.
Appare facile immaginare che l’allevatore sia indotto a delegare un “veterinario incaricato” firmando un documento senza averne piena consapevolezza.

Questi episodi confermano la necessità di formare tutti i soggetti in campo, tanto più oggi con l’arrivo della nota ministeriale a firma del Segretario Generale dr. Giuseppe Ruocco.

Il Ministero della salute nei mesi scorsi aveva inviato due note in tema di Classyfarm pubblicate con le notizie Il medico veterinario incaricato con le funzioni di valutatore del benessere e della biosicurezza potrà operare in Classyfarm e Il manuale esplicativo per la valutazione delle condizioni di benessere negli allevamenti bovini e bufalini
Di oggi invece una nuova nota a firma del Segretario Generale dr. Ruocco su "Classyfarm - autovalutazione del benessere animale e biosicurezza negli allevamenti delle specie bovina e bufalina - Veterinario aziendale/incaricato valutatore".

La nota informa che in tutti gli allevamenti bovini/bufalini, il veterinario aziendale/incaricato valutatore, su incarico e con il supporto tecnico dell’allevatore, potrà provvedere alla valutazione del benessere e della biosicurezza in allevamento. Le check-list appositamente compilate, verranno, pertanto, caricate esclusivamente sul sistema Classyfarm a partire dal 10 ottobre p.v.
Relativamente alla formazione dei veterinari, il CReNBA e i referenti del CReNBA presenti presso gli II.ZZ.SS. provvederanno a organizzare specifici corsi di formazione con lo scopo di standardizzare l’utilizzo delle citate checklist (allegate alla presente) e rendere uniforme l’interpretazione dei rispettivi manuali esplicativi. Tutta la documentazione è presente sul sito
 Classyfarm.

Lo scorso luglio ne avevamo dato notizia e un articolo di approfondimento è stato pubblicato su 30giorni con l'eloquente titolo "Professionisti, occhio alla PEC: senza, si rischia la sospensione".
Il primo ottobre si avvicina e riprendiamo un articolo a firma dell'avv. Bovino su IPSOA
Stretta del decreto Semplificazioni su imprese e professionisti per rendere effettivo l’obbligo di comunicazione del domicilio digitale. Le imprese costituite in forma societaria dovranno infatti comunicare il proprio domicilio digitale al registro delle imprese tenuto dalle Camere di commercio entro il 1° ottobre 2020, se non già comunicato in precedenza.Per imprese individuali e società che saranno prive del domicilio digitale sono previste infine pesanti sanzioni. Cosa cambia per i professionisti iscritti agli Albi e i revisori legali?

"Possedere un indirizzo di posta elettronica certificata, che facilita i rapporti con la Pubblica amministrazione, era già un obbligo dal 2008 per le società e dal 2012 per le imprese individuali. Ma se la mancata comunicazione prevedeva finora solo una sospensione temporanea per l'invio di pratiche telematiche al Registro imprese, ora invece può comportare una multa compresa tra i 206 e i 2.064 euro per le società, tra i 30 e i 1.548 euro per le imprese individuali", ricorda Unioncamere. Le sanzioni sono dunque raddoppiate o triplicate rispetto alla norma precedente."

Fonte e articolo completo su Repubblica.it