Il sistema informativo di registrazione delle aziende dei lagomorfi d’allevamento (conigli e lepri), predisposto dal CSN in base alle informazioni previste dal DM 02/03/2018, sarà online a partire dal 10 dicembre 2018. Questa la comunicazione a cura della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari che ha informato dello stato di implementazione del nuovo sistema.
Nel condividere un allegato contenente alcune indicazioni generali per le registrazioni delle aziende di lagomorfi, nella nota si legge che tutte le aziende di lagomorfi presenti sul territorio nazionale dovranno essere registrate in BDN entro il primo semestre 2019.
“Le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, già dotate di proprie banche dati, hanno la possibilità di concordare col CSN la modalità ed i tempi per l’eventuale migrazione di dati inerenti le aziende di lagomorfi, di cui dovranno, preliminarmente e necessariamente, verificare la sussistenza e aggiungere tutte le informazioni previste dal sistema informativo ai sensi del DM 02/03/2018”.
Nell’Elenco risultano iscritte n. 293 società e associazioni, che hanno superato la valutazione sul piano amministrativo, in quanto hanno presentato tutte uno statuto aggiornato successivamente all’entrata in vigore del Decreto ministeriale.
Queste le società di interesse per la medicina veterinaria presenti nell’elenco:
AIPVET - Associazione Italiana di Patologia Veterinaria
AIVPA - Associazione Italiana Veterinari Piccoli Animali
SCIVAC - Società Culturale Italiana Veterinari per Animali Da Compagnia
SIB - Società Italiana Buiatria
SIDLV - Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria
SIEF – Società Italiana di Ecopatologia della Fauna
SIMEVEP - Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva
SIPA - Società Italiana di Patologia Aviare
SIPAOC - Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli Ovini e dei Caprini
SIPAS - Società Italiana di Patologia e Allevamento dei Suini
SISVET - Società Italiana delle Scienze Veterinarie
SIVAE - Società Italiana Veterinari per Animali Esotici
SIVAR - Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito
SIVE - Società Italiana Veterinari per Equini
SVETAP - Società Scientifica Veterinaria per l’Apicoltura
UNISVET - Unione Italiana Società Veterinarie
Non risultano al momento inserite nell’Elenco le società o associazioni tecnico scientifiche che unitamente alla presentazione dell’istanza non hanno allegato, come richiesto dal Decreto ministeriale, lo statuto; le società e associazioni il cui statuto non risulta aggiornato ai contenuti richiesti dal Decreto ministeriale 2 agosto 2017 e le società i cui statuti, sebbene aggiornati successivamente al Decreto ministeriale, sono risultati totalmente non aderenti ai requisiti previsti dal Decreto ministeriale.
Ancora una volta la Federazione ribadisce di ritenere inaccettabile la procedura dell’affidamento di incarichi pubblici relativi all’esercizio di una attività medico veterinaria secondo il criterio del ‘maggior ribasso’. Per il Presidente FNOVI questa scelta non pone attenzione sulla straordinaria differenza che corre tra una prestazione intellettuale e l’erogazione di un qualsiasi altro servizio (per esempio di lavanderia o giardinaggio).
L’occasione per questo nuova esternazione è stata fornita dall’essere venuti a conoscenza di una procedura negoziata avviata dall’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti che ha pubblicato il disciplinare di gara per la procedura negoziata per l’affidamento di incarico di medico veterinario designato ai sensi dell'art. 24 del D. Lgs. 26/2014 per le esigenze dello stabulario dell'Ateneo D'Annunzio di Chieti, da aggiudicare sulla base del criterio del minor prezzo determinato mediante ribasso sul corrispettivo posto a base di gara.
Nella convinzione che il fenomeno della corsa al ribasso degli onorari debba essere sradicato alla base, FNOVI ha stigmatizzato la criticità legata alla prassi di acquisire prestazioni medico veterinarie a prezzi scontatissimi ed ha quindi denunciato il pericolo che una mera corsa al ribasso possa tradursi in una messa a repentaglio della sanità nonché del benessere animale.
“Il principio di economicità - si legge nel testo trasmesso ai competenti uffici dell’Ateneo - può e deve essere derogato facendo riferimento più correttamente invece ai parametri per la liquidazione dei compensi per la professione regolamentata del medico veterinario così come disciplinati dal Decreto 19 luglio 2016, n. 165”.
Per la FNOVI non deve perdersi di vista che i servizi erogati dai professionisti sono prestazioni d’opera intellettuale che non possono essere sottoposte sic et simpliciter alle leggi del mercato e della concorrenza.
E' stato proclamato ufficialmente per il 9 novembre l'annunciato sciopero dei camici bianchi. E' quanto si apprende dalla comunicazione inviata alle istituzioni competenti dai sindacati. L'astensione dal servizio durerà 24 ore ma come previsto dalla legge, "sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili".
L'agitazione riguarderà il personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa del Servizio Sanitario Nazionale.
Tra le motivazioni, si legge nella proclamazione, l'insufficienza del finanziamento previsto per il Fondo sanitario Nazionale 2019, in relazione alla garanzia dei Lea ed agli investimenti nel patrimonio edilizio sanitario e tecnologico. Ma anche il mancato incremento delle risorse destinate all'assunzione del personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria nel Ssn. Inoltre l'esiguità delle risorse assegnate al finanziamento dei contratti di lavoro, i ritardi amministrativi nei processi di stabilizzazione del precariato del settore sanitario e il mancato finanziamento aggiuntivo per i contratti di formazione specialistica.
Per gli stessi motivi, i camici bianchi saranno in piazza a Roma il 17 in un sit nazionale, dalle ore 11 a Montecitorio. A promuovere la mobilitazione, le organizzazioni sindacali: Anaao Assomed, Cimo, Fp Cgil Medici, Federazione Veterinari e Medici, Fassid, Cisl Medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials e Uil Fpl.
Il sito della Commissione di Garanzia sugli Scioperi riporta che una seconda giornata di sciopero dei medici potrebbe tenersi anche il 23 novembre p.v..
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